Era il 14 giugno del 1837 quando a Napoli moriva Giacomo Leopardi, uno dei maggiori poeti della letteratura italiana dell’Ottocento.
ROMA – Il 29 giugno del 1798 a Recanati nacque Giacomo Leopardi, il primo di dieci figli di una delle più nobili famiglie della cittadina marchigiana. Sin da piccolo il futuro poeta si avvicinò alla letteratura e alla scrittura sia per la formazione gesuita ma anche per la presenza della biblioteca paterna che era morto fornita.
Dall’età di nove-dieci anni Leopardi si dedicò alla composizione di piccole opere sia in italiano che in latino. Nel 1810 iniziò a studiare il latino e due anni dopo scrisse le Dissertazioni filosofiche, un riassunto della sua formazione giovanile. In quel periodo il poeta si immerse nello “studio matto e disperato“, che recò gravi danni alla sua salute. La sua carriera di poeta lo portò lontano dalla sua città natale. Trascorse alcuni periodi a Roma, Milano, Bologna, Firenze e Pisa.
L’ultimo suo viaggio fu a Napoli. Nella città campana le sue condizioni di salute peggiorarono giorno dopo giorno fino alla morte che avvenne il 14 giugno del 19837. In questo luogo compose uno dei suoi ultimi Canti La ginestra o il fiore del deserto.
Giacomo Leopardi poeta: le opere dello scrittore marchigiano
Giacomo Leopardi fu uno dei poeti di riferimento della letteratura italiana dell’Ottocento. Diverse le opere del marchigiano che sono delle pietre miliari della poetica italiana. Tra le più importanti troviamo sicuramente Il Passero Solitario, La quiete dopo la tempesta, L’infinito o Il sabato del villaggio.
Come ogni autore di quei tempi, anche lui ha avuto una musa ispiratrice. Durante il suo studio “matto e disperato”, Leopardi conobbe Teresa Fattorini, figlia del cocchiere della sua famiglia che morì giovanissima di tisi. A lei il poeta di Recanati dedicò due capolavori della poesia italiana come A Silva o Le Ricordanze.
Cinque curiosità su Giacomo Leopardi
Di seguito cinque notizie curiose sul poeta
• La figura di Leopardi è stata presa di ispirazione per il film Il giovane favoloso di Mario Martone. Il ruolo del poeta fu interpretato da Elio Germano.
• La sua casa natale è possibile visitare sia la bellissima biblioteca paterna e le cantine storiche della famiglia.
• Era molto legato alla cuoca di famiglia Angelina. A lei dedicò uno dei suoi sonetti.
• La sommità del Monte Tabor ispirò il poeta per la composizione dell’Infinito.
• La casa del poeta si affaccia sulla piazzetta del Sabato del villaggio. Qui si trova anche la casa di Silvia, ovvero l’abitazione di Teresa Fattorini.
Di seguito il video con il trailer del film Il giovane favoloso
fonte foto copertina https://www.facebook.com/CasaLeopardiRecanati/